come un fiore al sole
Ho
preferito rimanere lontana dai social per non incappare nell’errore di
scegliere una parola che poteva scatenare emozioni legate alle diverse
sensibilità con cui ognuno reagisce agli eventi che ci trasciniamo addosso da
troppo tempo, e mi riferisco alla sofferenza provocata dal covid e dalla
guerra.
Non giudichiamo
le parole che vengono scelte nella solitudine di una stanza, davanti ad uno
schermo che è diventato l’unico nostro punto di riferimento; quelle parole sono
anime che hanno bisogno di essere liberate, nel bene e nel male.
Ho
trovato stucchevole le critiche rivolte ad alcuni autori rispetto che ad altri,
in una logica divisiva.
Chiunque
critica una creazione non ha nulla a che vedere con “la creazione”.
La
verità prima o poi racconterà la Storia; che sia di una microsocietà o la
storia dell’umanità: per la creazione è già storia.
Pubblicare
una novella in questo momento è un pochino rischioso; tuttavia, essere audaci spesso
annulla la paura.
Questo,
per ora, è l’unico messaggio che mi sento di effondere dalla mia isolata postazione:
volgiamo lo sguardo al futuro senza avere paura!
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